Emergency planning
Ad agosto 2015 è stata approvata l’ultima versione della pianificazione nazionale di emergenza per l’Isola di Stromboli. Il documento contiene le principali attività che devono essere poste in essere per far fronte all’impatto determinato sull’Isola di Stromboli, da un evento di maremoto innescato da una frana di rilevanti porzioni del versante della Sciara del Fuoco, che richieda comunque l’attivazione del livello nazionale di protezione civile.
Lo scenario posto a riferimento del Piano è quello relativo alla frana e al conseguente maremoto verificatisi il 30 dicembre 2002; tale scelta è determinata dalla circostanza che questo risulta essere, a oggi, tra gli eventi rilevanti comunque noti, quello meglio documentato, in particolare per quanto concerne l’impatto sull’Isola di Stromboli. Non sono state elaborate pianificazioni specifiche per ulteriori scenari di rilevanza nazionale comunque possibili, ma considerati rari e con scala temporale di ricorrenza da pluricentenaria a millenaria, quali il collasso totale del versante della Sciara del Fuoco ovvero l’apertura di bocche eruttive al di fuori della Sciara del Fuoco, con la formazione di colate suscettibili di interessare zone antropizzate. Si ritiene, infatti, che per tali ultime due tipologie di eventi, e comunque anche per gli tsunami innescati da fenomeni repentini o con limitato preannuncio, ivi comprese le frane sismoindotte, possano essere adottate le misure operative previste nella fasi operative, descritte nel Piano con particolare riguardo alle azioni di messa in sicurezza e di soccorso alla popolazione.
Il Piano consta di una prima parte che contiene gli elementi conoscitivi geografici, vulcanologici, di monitoraggio dello Stromboli e quelli di supporto alla gestione operativa; una seconda dedicata ai livelli di allerta e allo scenario di riferimento per la pianificazione ed una terza nella quale vengono descritte, per le tre diverse Fasi operative (Attenzione, Preallarme e Allarme), le azioni e le attività che i soggetti competenti a vario titolo interessati sono tenuti a porre in essere al fine del raggiungimento degli obiettivi di gestione operativa. Completano il documento quattro allegati dedicati all’accessibilità marittima e aerea, alla mappa con l’onda d’ingressione del maremoto del 30 dicembre 2002 e allo schema delle attività tecnico-scientifiche di valutazione.
Le attività di pianificazione nazionale di emergenza per l’Isola di Stromboli hanno seguito un percorso articolato, iniziato nel 2003, che ha visto la partecipazione ed il coinvolgimento della Regione Siciliana, della Prefettura - UTG di Messina e del Comune di Lipari e che si è concluso con l’approvazione, nell’agosto 2015, del “Piano nazionale di emergenza a fronte di eventi vulcanici di rilevanza nazionale”.
Il primo documento di pianificazione nazionale è stato elaborato durante gli eventi emergenziali che hanno interessato l’isola dalla fine del 2002 al 2003. In quel periodo infatti, una fase effusiva del vulcano iniziata il 28 dicembre 2002 e seguita due giorni dopo, il 30 dicembre 2002, da una frana lungo la Sciara del Fuoco e da un conseguente maremoto, ha determinato la predisposizione di una prima pianificazione di protezione civile per la gestione dell’emergenza derivante dal rischio maremoto per l’Isola di Stromboli e per le altre isole dell’arcipelago delle Eolie.
Successivamente, a seguito di una nuova crisi vulcanica iniziata nei primi mesi del 2007, sono state elaborate delle procedure relative alle modalità di allertamento ed attivazione delle strutture operative del sistema di protezione civile presenti sul territorio, con lo scopo di poter disporre tempestivamente di mezzi idonei alla prima assistenza della popolazione, nonché alla successiva eventuale evacuazione della popolazione presente sull’isola di Stromboli.
Nel 2010 è stata aggiornata e integrata la pianificazione precedente attraverso la redazione di un nuovo documento, sulla base delle maggiori conoscenze scientifiche, delle esperienze maturate durante le fasi emergenziali, ma anche a seguito di un momento di verifica delle procedure effettuato sull’isola il 19 aprile 2005, attraverso un’esercitazione nazionale di protezione civile. A seguito di un incremento dell’attività eruttiva del vulcano verificatesi da maggio ad agosto 2014, sono state definite nuove procedure per l’allontanamento, parziale o totale, della popolazione dall’Isola di Stromboli.