L’esercitazione

Esercitazione Flegrei

L’esercitazione Exe Flegrei 2025 del 5 e 6 novembre testa l’area di incontro “Porto di Napoli - Stazione Marittima”, e, per questo, completa l’esercitazione nazionale Exe Flegrei 2024 che si era svolta in Campania dal 9 al 12 ottobre 2024 e che aveva previsto la sperimentazione di 5 delle 6 aree di incontro individuate nella pianificazione nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei.

Una delegazione proveniente dall’Arabia Saudita segue le attività esercitative in qualità di osservatori.

I quartieri coinvolti. L’area di incontro “Porto di Napoli - Stazione Marittima”, testata durante questa esercitazione, è associata alla popolazione dei quartieri di Posillipo (gemellato con la Regione Sardegna), Chiaia, S. Ferdinando e Montecalvario (gemellati con la Regione Siciliana), le cui modalità di allontanamento assistito, in caso di allarme ed evacuazione preventiva, prevedono l’impiego di mezzi navali.

Le attività di allontanamento assistito. Le attività di allontanamento assistito in programma per Exe Flegrei 2025, elaborate in raccordo con Regione Campania, coinvolgono 150 persone tra studenti e docenti, che dall’Istituto Statale “Bernini - De Sanctis”, devono raggiungere, con mezzi messi a disposizione dalla Regione Campania, l’area di incontro “Porto di Napoli – Stazione Marittima”, passando attraverso le aree di attesa allestite nei tre quartieri del Comune di Napoli: Piazza Vittoria, Piazza Sannazzaro e Piazza San Luigi.

Le tre aree di attesa nel Comune di Napoli. Le aree di attesa per il rischio vulcanico sono individuate all’interno della pianificazione comunale di protezione civile come primi luoghi in cui la popolazione deve recarsi e sostare temporaneamente, in caso di avvio delle operazioni di allontanamento assistito dalla zona rossa. In occasione dell’esercitazione, queste aree sono allestite in modo molto simile a come lo sarebbero nella realtà, cioè sono dotate di una postazione sociosanitaria, un presidio di protezione civile, gazebi informativi a cura del Comune di Napoli e della Regione Campania, e un presidio di polizia locale. In ogni area di attesa sono inoltre presenti volontari di protezione civile formati sul bradisismo, i fenomeni vulcanici e sulle pianificazioni di protezione civile.

L’area di incontro. L’area di incontro “Porto di Napoli – Stazione Marittima”, situata come le altre al di fuori della zona rossa, viene allestita presso il parcheggio antistante alla struttura della Stazione Marittima nel Porto di Napoli, secondo una proposta modulare, già testata durante l’esercitazione di ottobre 2024, che prevede: una zona per l’arrivo degli autobus dalle aree di attesa; un’area di imbarco verso le regioni gemellate; un’area per le informazioni; un’area di registrazione delle persone; un’area per i servizi igienici (bagni); un presidio sanitario; un’area di sosta/ristoro; uno spazio per la gestione dell’Area di Incontro (POAI). Come nelle aree di attesa, anche in quest’area sono presenti punti informativi per la popolazione.

La registrazione della popolazione. Nell’area di incontro vengono testate le procedure di registrazione della popolazione, attraverso un sistema informatizzato messo a disposizione dal Dipartimento della protezione civile. Il sistema di registrazione permette di raccogliere anche le informazioni sulle eventuali esigenze sociosanitarie e socioassistenziali dei cittadini, grazie all’utilizzo della Scheda sviluppata a partire dalla Scheda per la valutazione delle esigenze immediate delle persone con disabilità o con necessità specifiche (SVEI).

Centri operativi di coordinamento. Anche se le attività principali dell’esercitazione si svolgono nel comune di Napoli, il test prevede il coinvolgimento di tutti e 7 i comuni della Zona rossa (Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Monte di Procida, Giugliano in Campania, Marano di Napoli) con l’attivazione dei Centri di Coordinamento Comunali, in raccordo con il Centro Coordinamento Soccorsi di Napoli e la SORU della Regione Campania.

A livello nazionale, il Dipartimento della protezione civile attiva la propria Unità di crisi (UdC) con le relative Funzioni di supporto e, in modalità virtuale, convoca il Comitato operativo presso la sua sede e istituisce la DiComaC - Direzione di Comando e Controllo presso la sede regionale di San Marco Evangelista a Caserta.

Le attività nelle Regioni gemellate. Il 7 novembre 2025 le attività esercitative proseguono a livello regionale in Sardegna, nei Porti di Cagliari, Olbia e Arbatax, per testare le procedure d’identificazione della popolazione allo sbarco dalle navi/traghetti nei Punti di prima accoglienza, in attesa di assegnazione e trasferimento nelle strutture di accoglienza, con il coinvolgimento di studenti di alcune scuole della zona.

 

Immagine di repertorio tratta dalla galleria fotografica di Exe Flegrei 2024