Oss - Osservatorio Sismico delle Strutture

L’Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS) è stato ideato e viene progettato e gestito dal personale tecnico del Servizio Rischio Sismico del Dipartimento, che lo realizza con propri fondi e gare europee. Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, le Regioni, gli Enti locali e gli altri Enti pubblici collaborano all’individuazione delle strutture della rete permanente dell’OSS e di quelle della rete temporanea in emergenza, talvolta concorrendo finanziariamente ed operativamente. Mediante un apposito servizio di manutenzione, viene mantenuto un elevato tasso di efficienza della rete (circa il 97%).

Attraverso la rete nazionale dell’OSS, il Dipartimento della Protezione Civile monitora le oscillazioni causate dal terremoto in 173 costruzioni di proprietà pubblica: 160 edifici (di cui 70 scuole pari al 44%, 46 fra municipi e prefetture pari al 29%, 29 ospedali pari al 18%, 15 altre tipologie pari all’9%) oltre a 7 ponti e 6 dighe. Queste costruzioni si trovano in comuni classificati per lo più in zona sismica 1 (35%) e 2 (54%).

L’OSS permette di valutare il danno causato da un terremoto alle strutture monitorate, estendibile a quelle ad esse simili che ricadono nell’area colpita, fornendo in tal modo informazioni utili all’attività di Protezione Civile immediatamente dopo un terremoto.

L’OSS consente, da un lato, di tenere sotto controllo strutture strategiche per la gestione di un’emergenza sismica e di valutarne lo stato di danneggiamento, dall’altro, mette a disposizione della comunità tecnico-scientifica dati originali che servono a comprendere la risposta delle strutture ad un terremoto.

Questi dati costituiscono anche utile background per l’aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Quando una costruzione dell’OSS è colpita da un terremoto significativo, il sistema di monitoraggio registra il movimento del terreno e quello della struttura, e invia immediatamente i dati registrati al server centrale OSS di Roma. Il server, immediatamente dopo l’evento, elabora le misure in automatico e produce una scheda di sintesi dei principali parametri di risposta dinamica di tutte le strutture interessate dal terremoto.

In particolare, il valore massimo dello spostamento di interpiano dell’edificio può fornire un’utile indicazione per la valutazione del danno strutturale a séguito di un evento sismico. Immediatamente dopo l’elaborazione dei dati e la generazione del report, i risultati vengono diffusi automaticamente al personale DPC e ai tecnici interessati. Le informazioni relative all’evento sismico e i relativi effetti sulle strutture interessate sono pubblicate su un portale di condivisione online: https://oss.protezionecivile.it/osspublic/#/.

Inoltre, nelle ore immediatamente successive ad un sisma grave, viene installata in area epicentrale una rete temporanea di almeno 4 sistemi di monitoraggio semplificati, subito integrati nell’OSS. In questo caso le strutture monitorate sono prevalentemente gli edifici adibiti al coordinamento degli interventi per la gestione dell’emergenza, come le sedi dei Centri Operativi Misti e della DiComaC.

Le strutture dell’OSS vengono monitorate mediante accelerometri di tipo force balance, posizionati ai vari piani ed a terra; i sensori sono collegati via cavo o via wi-fi ad una centralina situata nell’edificio, collegata via Internet al server centrale di Roma. Un sistema di monitoraggio “dettagliato” dell’OSS si compone di sensori distribuiti su tutti i piani dell’edificio ed a terra, per una media di 20 misure di accelerazione, in modo da ricostruire adeguatamente i modi di vibrare della struttura e stimare il danno.

I sensori sono collegati via cavo ad una centralina sismica, connessa via ADSL con il server OSS di Roma. Nell’OSS si hanno 132 sistemi OSS di questo tipo. 24 ulteriori sistemi permanenti dell’OSS sono invece di tipo “semplificato”, simili a quelli della rete temporanea installata in emergenza. In questo caso ci sono soltanto sensori a terra e sull’ultimo piano dell’edificio, indipendenti e collegati tra loro in rete wifi.

Questo sistema, meno costoso come fornitura e come installazione per la mancanza del cablaggio, fornisce ovviamente informazioni meno dettagliate sul comportamento della struttura, ma permette comunque di individuare un eventuale danneggiamento a séguito di eventi sismici.

Tutta la documentazione disponibile sulla struttura monitorata è contenuta in apposita area del sito, accessibile previa autenticazione: https://servizi.protezionecivile.it/oss/#/.

Sul portale sono disponibili le informazioni relative ai sistemi di monitoraggio installati, tra cui:

  • relazioni di fine installazione, con la descrizione del sistema e la disposizione dei sensori;
  • report di manutenzione, stilati in caso di intervento in situ della ditta manutentrice del sistema;
  • rapporti sulle visite del personale DPC;
  • elaborati grafici con i layout dei sensori;
  • archivio storico delle registrazioni da quando il sistema è attivo.

Per ogni struttura monitorata sono disponibili, inoltre, informazioni relative alle indagini conoscitive preliminari all’installazione, che comprendono, tra l’altro:

  • raccolta della documentazione progettuale e costruttiva disponibile;
  •  rilievo fotografico;
  •  rilievo della geometria;
  •  rilievo delle proprietà meccaniche;
  • sviluppo ed analisi di modelli numerici, ottimizzazione dei modelli per confronto con dati sperimentali forniti dal DPC;
  • analisi di vulnerabilità sismica.